OPL-RONS® acronimo di ossigeno poliatomico liquido®, una miscela poliatomica radicalica di ROS e RNS
Con OPL®, acronimo di Ossigeno Poliatomico Liquido®, viene indicata in medicina una terapia radicalica ossidativa, basata sulla somministrazione di soluzioni poliatomiche in fase liquida e/o gassosa di Specie Altamente Reattive dell’Ossigeno e dell’Azoto. Le specie altamente reattive dell’ossigeno sono conosciuti universalmente con l’acronimo ROS, mentre quelli dell’azoto sono indicati con l’acronimo RNS, ma quando ci si riferisce a miscele contenenti entrambi le specie reattive, si ricorre all’acronimo RONS.
Per le loro caratteristiche chimico-fisiche, le miscele OPL® in fase liquida sono spesso indicate anche con l’acronimo OPL-RONS®, mentre per motivi storici, gli acronimi OPL® e OPL-RONS®, entrambi marchi registrati, sono spesso utilizzati anche come sinonimi, mentre con l’acronimo O2PG- RONS® viene indicata una miscela OPL-RONS® in fase gassosa, quest’ultima è utilizzata per somministrazioni intratessutali, tumori compresi.
La miscela OPL-RONS® fa parte di quell’infinito gruppo di molecole definite “poliatomiche” e non distinguere una soluzione contenente molecole poliatomiche da una miscela omoatomica, non è solo indice di incompetenza, ma si tratta di una condizione in grado di incidere negativamente sulle scelte terapeutiche di molte condizioni patologiche.
Il termine “poliatomico” è usato in chimica per indicare molecole o soluzioni costituite da specie chimiche costituite da due o più atomi appartenenti ad elementi diversi della tavola periodica. Tuttavia il termine poliatomico è spesso usato in modo improprio e fuorviante per indicare molecole o soluzioni costituite da uno stesso tipo di elemento chimico, con l’intento di rimarcare la loro composizione pluriatomica, pertanto è più corretto definire quest’ultimi con il termine “omoatomico” o “omonucleari”, cioè “con atomi uguali”. Le molecole omoatomiche più conosciute in chimica, sono le molecole elementari di alcuni elementi della tavola periodica e alcune loro forme allotropiche. Tra le molecole elementari omoatomiche più diffuse nell’universo, vi è quella dell’idrogeno (H2), mentre l’ossigeno (O2) è tra le molecole omoatomica elementari più importante per sostenere la vita aerobica sulla terra. In alcuni casi per indicare molecole elementari omoatomiche si ricorre ad una particolare nomenclatura, che oltre a precisare il nome dell’elemento che costituisce la molecola, ne descrive anche il numero degli atomi che la compongono, tipico è l’esempio dell’ossigeno molecolare (O2), che è chiamato dai chimici più formali “diossigeno”. Sono considerate molecole omoatomiche, anche le forme allotropiche di molti elementi della tavola periodica, come quelle dello zolfo o dell’ossigeno (Ozono). Anche per indicare alcune forme allotropiche dello zolfo gassoso si ricorre ad una nomenclatura che ne indica il numero di atomi della molecola, tipico è il caso del dizolfo (S2), la forma allotropica più semplice dello zolfo costituita da due atomi (biatomica) e un’altra forma allotropica dello zolfo è il trizolfo (S3), una molecola costituita da tre atomi di zolfo, la cui struttura molecolare omoatomica ha similitudini a quella dell’ozono (O3), quest’ultima una forma allotropica dell’ossigeno e per questo è anche chiamato triozone. Tra le miscele gassose omoatomiche più conosciute in medicina vi sono quelle utilizzate per l’ossigeno terapia, costituita solo da molecole di diossigeno (O2) e quelle utilizzate in ozonoterapia, che il più delle volte sono costituite dal 94% di ossigeno molecolare (O2) e 6% di ozono (O3), quest’ultima una forma allotropica dell’ossigeno, ma sempre di ossigeno si tratta.
La vita deve la sua permanenza sulla terra oltre alle molecole omoatomiche, tra cui il diossigeno (O2), anche a molecole “poliatomiche” o “eteronucleari”, tra cui l’acqua, si tratta di molecole costituite da atomi appartenenti ai più diversi elementi chimici della tavola periodica, come il carbonio, l’idrogeno, l’azoto, l’ossigeno, il fosforo e lo zolfo, un gruppo di sei diversi elementi chimici, conosciuto tra i biochimici con l’acronimo CHNOPS, che legandosi tra loro sono in grado di costituire una infinità di diverse molecole e macromolecole necessarie anche alla vita.